...Un po' di storia ....
Correva l 'anno 1849 e
nel pieno del periodo della corsa all'oro in California, lungo strade
nel mezzo di territori ostili, persero la vita circa 5000
persone....Il costo della Storia direbbe qualcuno o la carneficina
della ambita ricchezza direbbero altri....(compreso me). Nello stesso
periodo e sempre in California si registrarono circa 4200 omicidi
derivanti da linciaggio, migliaia di persone si impoverirono altri si
rovinarono e solo alcuni di loro si arricchirono in maniera
smisurata.....Non solo questo, ma i cercatori di origine “Non
anglosassone”, non potevano avere il diritto di possedere
documenti attestanti la proprieta' sui terreni auriferi per cui erano
costretti a lavorare da “schiavi” per i bianchi...
Molto diversa invece, era
la situazione dei giacimenti sudafricani dove una perfetta macchina
da guerra “Capitalista” produceva margini di guadagno
smisurati....L'oro fu trovato nel 1886 e i giacimenti producevano
quantita' limitate ma costanti, oltre all'imponente quantita' di
giacimenti diamantiferi di cui il territorio era fertile. A circa un
secolo di distanza nell'industria estrattiva sudafricana lavoravano
circa 450.000 operai di cui il 10% bianchi, i quali occupavano posti
dirigenziali o comunque qualificati a differenza della popolazione
autoctona che continuava a vivere in condizioni spaventose....
Nel 1940 la produzione di
oro Mondiale raggiunse l'apice di 1138 tonnellate, il 40% delle quali
ricavate da giacimenti sudafricani mentre al secondo e terzo posto vi
erano Canada e Usa. Nel mezzo di questo periodo storico era nato il
sistema Gold Standard in cui l'oro svolgeva la funzione di
riferimento generale nella determinazione del valore corrente della
moneta e tutte le valute erano convertibili nel metallo giallo. Il
tasso di cambio tra le monete dei diversi paesi poteva variare in
misura limitata e cio' garantiva un certo equilibrio negli scambi
tra le diverse nazioni.
Secondo dopoguerra,
supremazia politica ed economica degli Stati Uniti di America, il
dollaro a livello Mondiale sanci' il suo strapotere e divenne una
specie di duplicato dell'oro... A Bretton Woods furono istituiti due
organismi sovranazionali (l'organizzazione internazionale per il
commercio e il fondo monetario internazionale). Fu creato il nuovo
Gold Standard Internazionale in cui le funzioni di
intermediario tra l'oro e tutte le altre valute erano svolte dal
dollaro. Cio' significava che ogni paese doveva stabilire la parita'
della propria valuta col dollaro cioe' una moneta “Forte” e
purtroppo quasi nessuna nazione nell'immediato dopoguerra aveva
dollari in cassa e molte furono costrette a vendere le ultime scorte
di oro al tesoro americano per ottenere i dollari necessari con cui
acquistare materie prime e generi alimentari...Persino la sterlina
subì seri contraccolpi: la sua parità iniziale infatti era stata
fissata a 4,03 dollari, ma, poiché il peso delle due economie era
molto diverso, nel 1949 l'Inghilterra si vide costretta a svalutare
la propria moneta e a ristabilire la parità a 2,80dollari.
Nel 1948 la Francia fu il primo paese a legalizzare la negoziazione di oro, seguita nel 1951 dalla Svizzera, paese che non aveva barriere né all’importazione né all’esportazione. Ma solo alla fine degli anni '50 l'Europa intera e il Giappone cominciarono a introdurre la convertibilità delle loro valute in dollari .
Ogni paese-membro doveva versare al Fondo 1/4 della propria quota di partecipazione in oro, oppure il 10% delle sue riserve d'oro in dollari: questa clausola fece sì che il Fondo diventasse in breve tempo uno dei maggiori possessori d'oro. A queste condizioni l'Urss rinunciò alla proposta di aderire al Fondo.
Gli Usa stavano progressivamente aumentando le loro riserve auree e tenevano in ginocchio tutte le altre divise mondiali. Alla fine del 1949 le loro riserve auree raggiungevano la cifra record di 21.800 tonnellate, circa il 70% di tutte le riserve del mondo capitalistico. Nel 1950 la riserva aurea americana superava di quasi sette volte l'attivo in dollari dei paesi esteri. Nel 1967 tale riserva arrivava al 78%, ma nel '71 scese fino al 22%. Il motivo stava nella ripresa economica dell'Europa occidentale e del Giappone, che per gli Usa era troppo veloce e incontenibile.
Nel 1954 riaprì il mercato di Londra e negli anni sessanta ci fu una rottura d’equilibrio tra domanda ed offerta, in quanto la grave crisi del dollaro indusse diversi operatori a forti acquisti d’oro. Questa è la prima volta che l’oro assunse il ruolo di bene rifugio a fronte dell’instabilità del dollaro.
Alla fine del 1960 gli Usa possedevano 15.800 tonnellate d'oro (circa il 44%) e alla fine del 1971 solo 8.600 tonnellate (circa il 21%). Il 15 agosto 1971 l’amministrazione Nixon decise di sopprimere la convertibilità tra dollaro e oro facendo cosi' crollare uno dei pilastri degli accordi di Bretton Woods....
Nel 1948 la Francia fu il primo paese a legalizzare la negoziazione di oro, seguita nel 1951 dalla Svizzera, paese che non aveva barriere né all’importazione né all’esportazione. Ma solo alla fine degli anni '50 l'Europa intera e il Giappone cominciarono a introdurre la convertibilità delle loro valute in dollari .
Ogni paese-membro doveva versare al Fondo 1/4 della propria quota di partecipazione in oro, oppure il 10% delle sue riserve d'oro in dollari: questa clausola fece sì che il Fondo diventasse in breve tempo uno dei maggiori possessori d'oro. A queste condizioni l'Urss rinunciò alla proposta di aderire al Fondo.
Gli Usa stavano progressivamente aumentando le loro riserve auree e tenevano in ginocchio tutte le altre divise mondiali. Alla fine del 1949 le loro riserve auree raggiungevano la cifra record di 21.800 tonnellate, circa il 70% di tutte le riserve del mondo capitalistico. Nel 1950 la riserva aurea americana superava di quasi sette volte l'attivo in dollari dei paesi esteri. Nel 1967 tale riserva arrivava al 78%, ma nel '71 scese fino al 22%. Il motivo stava nella ripresa economica dell'Europa occidentale e del Giappone, che per gli Usa era troppo veloce e incontenibile.
Nel 1954 riaprì il mercato di Londra e negli anni sessanta ci fu una rottura d’equilibrio tra domanda ed offerta, in quanto la grave crisi del dollaro indusse diversi operatori a forti acquisti d’oro. Questa è la prima volta che l’oro assunse il ruolo di bene rifugio a fronte dell’instabilità del dollaro.
Alla fine del 1960 gli Usa possedevano 15.800 tonnellate d'oro (circa il 44%) e alla fine del 1971 solo 8.600 tonnellate (circa il 21%). Il 15 agosto 1971 l’amministrazione Nixon decise di sopprimere la convertibilità tra dollaro e oro facendo cosi' crollare uno dei pilastri degli accordi di Bretton Woods....
La prima parte si
conclude qui.....Buon Sabato a tutti
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