Oggi non voglio tediarvi
con argomenti pesanti e noiosi ne' con i soliti grafici, formule,
soluzioni di investimento (che per alcuni potrebbero significare come
farsi investire da un Tir) ma vorrei parlare del Mondo di
Sotto...(inteso al di sotto della superficie terrestre)....A tal
proposito voglio ricordare un episodio che mi e' rimasto scolpito nel
cervello accaduto in una giornata di caldo, torrido, estivo...Ero
seduto nel mio giardino e osservavo un gruppo di formiche che
incolonnatesi cercavano di spostare un granello di grano fino alla
propria dimora....E' impressionante cio' che si puo' scoprire
semplicemente “Guardando”....Nel dettaglio, una formica
trasportava per qualche centimetro il granello poi un'altra che
arrivava velocemente dalla colonna gli dava il cambio e cosi' fino
alla tana...Una macchina di una efficienza unica dove e' enfatizzato
ai massimi livelli il “Gioco di squadra” ...Non esisteva lungo
quella colonna il migliore, il peggiore, il cocco del capo..ma
semplicemente una squadra...A volte bazzicando per i corridoi dei
luoghi in cui si passa la propria quotidianeta'...(cioe' a lavoro) si
sente cosi' spesso parlare di squadra che a volte viene la
nausea...Sapete quale e' il problema pero' ? Che talvolta si parla,
si parla, ma poi...Nel lavoro vige un meccanismo strano di autodifesa
che funziona piu' o meno in questo modo....”Se io entro a far
parte di questo Team e ragiono in Team e opero in Team come posso
andare a quel servizio a qualcuno e beccarmi la mia ambita, fetta di
carriera ?...Se divento Team, Ragiono da Team, la mia individualita'
come viene valorizzata...?...A questo punto si aprirebbe una
parentesi dai risvolti Biblici e ci sarebbero fior fiori di autori
che hanno scritto papielli e papielli (come si gerga
napoletanamente), in merito, ma mi limito a fare poche
considerazioni...Purtroppo o per fortuna, per natura, in ogni individuo, esistono
attitudini maggiormente sviluppate ed altre meno e questo
inevitabilmente fa parte dell'essere umano come di quello animale in
generale...L uomo pero', grazie al suo intelletto, e' in grado di
potenziare ed eccellere nelle proprie attitudini e cio' lo rende su
un livello superiore alle altre categorie di animali. Il problema
dove sta', e come si acuisce in ambito lavorativo..Alcuni soggetti,
nel pieno della consapevolezza dei propri limiti, sanno che le loro
cartucce sono limitate e quindi pur di giocarsi la partita sarebbero
disposti a qualunque scorrettezza nei confronti di coloro i quali
grazie ad impegno,sacrificio,dedizione,abnegazione, cercano di
sudarsela in maniera eticamente e professionalmente corretta. Allora
tutto questo e' assolutamente controproducente per il gioco di
squadra...e quindi un buon allenatore che cosa cerca di fare...Cerca
di mettere in campo 11 giocatori con diverse attitudini sapendo che
se ognuno di questi svolgera' bene il suo ruolo, ognuno di questi
gudagnera' la sua notorieta' ed ognuno di questi si sentira'
pienamente soddisfatto...Ecco che subentra in argomento un altro
elemento “La definizione dei ruoli”...Se in una squadra facciamo
scendere in campo 10 attaccanti e un portiere probabilmente si
prenderanno solo goal..perche? Perche' ognuno di questi
attaccanti...preso dal desiderio di primeggiare, come si suol dire
“Desiderio da Pima donna”, cerchera' di correre verso la porta
avversaria senza mai passare la palla...e mi sembra ovvio che il
risultato va da se'.....
In una Organizzazione
“complessa, efficiente ed efficace” ...prima di parlare di
Squadra si deve assolutamente parlare di “Ruoli” perche
altrimenti , sempre napoletanamente parlando s'ammisc'tutt'cos'....
Voglio tornare per un
secondo alle formiche ….''Ci Vantiamo tanto, di essere La categoria
Animale Superiore''...e in questo sicuramente possiamo dire che le
piccole formiche non parlano a telefono o non guidano macchine ,
pero' nella loro essenzialita' non solo coltivano uno spirito sociale
di cui noi non abbiamo lontanamente idea ma ancor piu' sono cosi'
grate alla Madre Terra da preservarla in ogni suo contenuto. Noi
questo lo sappiamo fare ?
Buon Sabato Amici
Per rispondere alla tua ultima domanda, no. Non lo sappiamo fare ed abbiamo tantissimo da imparare in merito a questo ed a tante altre cose...hai voglia ad autodefinirci " la specie evoluta", ce la cantiamo e ce la suoniamo da soli.
RispondiEliminaDetto questo, uno dei problemi di fondo è che la vita in genere e purtroppo soprattutto il lavoro non sono per niente meritocratici: siccome nella maggior parte dei casi i meriti non vengono giustamente riconosciuti, siamo finiti a chiederci "ma chi me lo fa fare??", "come faccio ad avere il massimo tornaconto fregando il prossimo mio"? Tutto questo con il primo risultato che ormai nessuno è più disposto ad investire in qualsiasi tipo di sforzo mentale o fisico che sia e con il risultato finale, più tragico, che l'incompetenza dilaga a tutti i livelli e viene mascherata con la presunzione.
Troppo difficile per i miei pochi e piccoli neuroni disquisire sull'argomento.
RispondiEliminaTi faccio un esempio bianconero, che mi viene automatico applicare pure nel mio lavoro: la Juve è un Team perfetto perchè Pogba è felice di giocare a fianco a Pirlo, e sa benissimo che non potrà guadagnare quanto lui, anche dopo un paio di golloni da lontano.
Quando tutti remano nella stessa direzione, 1+1+1=4 ! ! !
Personalmente, cerco sempre di costruire le premesse per lavorare secondo questa strana formula :-)
Una bella risposta Tiragallo ma per fortuna o purtroppo sempre di più nel lavoro la logica dei numeri fa la differenza ....è' li che una parte del talento trova espressione. Poi è ovvio ci sono attaccanti e centrocampisti ed è anche ovvio che l attaccante porti la palla al goal.... Ma è ancora più ovvio che questi ruoli siano stati definiti a priori in base alle attitudini. E sono convinto che un centrocampista non sarà mai attaccante e che ci sono centrocampisti con talenti diversi. A quel punto bisognerebbe vedere chi ha più visione di gioco per portare la palla ai piedi Dell attaccò per il goal... Nel nostro caso la visione di gioco sono i numeri " reali" o potenziali che riusciamo a produrre ed è' purtroppo o per fortuna questa l unica realtà
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