domenica 25 agosto 2013

La mia vita con gli Ulivi


 
 
 
 
 
 
Poiche' sono un po' stufo di sentir parlare di una Finanza fatta di Aria Fritta e poiche' ormai come si usa dire in gergo dalle parti nostre sudiste, “il carretto lo stiamo tirando per la discesa”, oggi voglio parlarvi di come si produce l'Olio extra vergine di Oliva.



Dal lontano 1865 anno in cui fu gettata la prima pietra, tirata dal fiume con i buoi e trasportata fino al punto in cui dovevano essere gettate le fondamenta della futura abitazione, la mia “Famiglia”, ha prodotto quello che io definisco “Oro Giallo”. Si sono succedute tre generazioni nella cura degli Uliveti ed alcune di queste piante hanno visto passare sotto i propri rami, tutti. Ricordo ancora quando ero piccolo e fatto il cesto con la colazione si andava con la motofalce e il carretto a seguito a trascorrere la giornata tra “Potature” e bicchieri di buon vino “Rosso” che ovviamente io ero troppo infante per poter gustare. Tra quelle piante ho ascoltato il vento muovere le foglie e generare un suono simile ad una nenia, ho visto il sudore della fatica, ho “Sentito” le piu' belle risate che fino ad oggi abbia mai udito. Ho visto il significato di cio' che oggi con estrema superficialita' definiamo la pacca sulla spalla, il reale sostegno, degli uomini che andavano a lavorare pur di garantirsi il pasto per il giorno dopo. Ho ascoltato la musica di mio Nonno che preso il suo fedele “Organetto”, stanco e stremato dal lavoro continuava ad infondere felicita' agli altri. I Valori piu' importanti della mia esistenza si sono costruiti li', in quei posti fatti di tanto lavoro e di tanta gioia.



Ma torniamo ora alle olive.....Loro, richiedono cura simile a quella che si puo' dare ad un essere umano. Vanno potate per dare un indirizzo ai rami che porteranno i frutti, vanno arate, vanno alimentate e quando verso l'ultima decade di ottobre, primi giorni di Novembre sono pronte, tutto si concentra intorno a loro.....Gli uomini, armati di rastrello, reti, macchina scuotitrice, berretto anti sole, un paio di maglie di ricambio ( ma quando c'e' il sole si puo' fare anche senza ), abbracciando la pianta come in segno di gratitudine iniziano a lavorare facendo cadere le Olive sui teli “Verdi” appositamente sistemati sotto. Il susseguirsi delle azioni e' come il susseguirsi delle note di uno spartito musicale.....Sposta i teli, riempi le cassette, sposta le cassette sul carro, ritorna alla pianta...In media, ogni singola cassetta contiene circa 25 kg di Olive e da queste, quando va bene, possono uscire tra i 12/14 litri di Olio di Oliva Puro. Terminata la giornata, che il 100xcento delle volte e' simile ad una festa, si portano le olive verso casa dove verranno separate dalle foglie, rimesse nelle cassette , pronte per andare al Frantoio. Al “Frantoio” si va con il Trattore e quando ti va bene ti becchi una bellissima dose di umidita' notturna visto che la maggior parte delle volte, per un gioco di prenotazioni, si arriva alla macina nelle ore lunari. Arrivati li', una enorme pietra, oggi meccanica, sgretola le olive fino a far venir fuori l'essenza. Successivamente una macchina chiamata “Separatrice” scindera' l'acqua, contenuta nel frutto, dall'Olio e cosi' nasce questo miracolo della natura.



Per mio Nonno amare gli uomini e' stata una passeggiata e in tanti lo hanno amato. In questo e' riuscito perche ' Lui ha amato fortemente e piu' di se stesso la Natura e i frutti che questa poteva donargli..E quando arrivi al punto di sentire la voce che la “Terra” sussurra sara'di gran lunga piu' semplice “Sentire” la voce degli uomini.



7 anni di prigionia in Africa durante la Seconda guerra Mondiale, 40 Kg di “Uomo” scesero dal treno che lo riportarono a casa ma il peso del suo cuore fu sempre piu' grande di ogni impedimento.



Io porto il suo nome e questo e' la vera fierezza della mia esistenza.