Poiche' sono un po'
stufo di sentir parlare di una Finanza fatta di Aria Fritta e poiche'
ormai come si usa dire in gergo dalle parti nostre sudiste, “il
carretto lo stiamo tirando per la discesa”, oggi voglio parlarvi di
come si produce l'Olio extra vergine di Oliva.
Dal lontano 1865 anno
in cui fu gettata la prima pietra, tirata dal fiume con i buoi e
trasportata fino al punto in cui dovevano essere gettate le
fondamenta della futura abitazione, la mia “Famiglia”, ha
prodotto quello che io definisco “Oro Giallo”. Si sono succedute
tre generazioni nella cura degli Uliveti ed alcune di queste piante
hanno visto passare sotto i propri rami, tutti. Ricordo ancora quando
ero piccolo e fatto il cesto con la colazione si andava con la
motofalce e il carretto a seguito a trascorrere la giornata tra
“Potature” e bicchieri di buon vino “Rosso” che ovviamente io
ero troppo infante per poter gustare. Tra quelle piante ho ascoltato
il vento muovere le foglie e generare un suono simile ad una nenia,
ho visto il sudore della fatica, ho “Sentito” le piu' belle
risate che fino ad oggi abbia mai udito. Ho visto il significato di
cio' che oggi con estrema superficialita' definiamo la pacca sulla
spalla, il reale sostegno, degli uomini che andavano a lavorare pur
di garantirsi il pasto per il giorno dopo. Ho ascoltato la musica di
mio Nonno che preso il suo fedele “Organetto”, stanco e stremato
dal lavoro continuava ad infondere felicita' agli altri. I Valori
piu' importanti della mia esistenza si sono costruiti li', in quei
posti fatti di tanto lavoro e di tanta gioia.
Ma torniamo ora alle
olive.....Loro, richiedono cura simile a quella che si puo' dare ad
un essere umano. Vanno potate per dare un indirizzo ai rami che
porteranno i frutti, vanno arate, vanno alimentate e quando verso
l'ultima decade di ottobre, primi giorni di Novembre sono pronte,
tutto si concentra intorno a loro.....Gli uomini, armati di
rastrello, reti, macchina scuotitrice, berretto anti sole, un paio di
maglie di ricambio ( ma quando c'e' il sole si puo' fare anche senza
), abbracciando la pianta come in segno di gratitudine iniziano a
lavorare facendo cadere le Olive sui teli “Verdi” appositamente
sistemati sotto. Il susseguirsi delle azioni e' come il susseguirsi
delle note di uno spartito musicale.....Sposta i teli, riempi le
cassette, sposta le cassette sul carro, ritorna alla pianta...In
media, ogni singola cassetta contiene circa 25 kg di Olive e da
queste, quando va bene, possono uscire tra i 12/14 litri di Olio di
Oliva Puro. Terminata la giornata, che il 100xcento delle volte e'
simile ad una festa, si portano le olive verso casa dove verranno
separate dalle foglie, rimesse nelle cassette , pronte per andare al
Frantoio. Al “Frantoio” si va con il Trattore e quando ti va bene
ti becchi una bellissima dose di umidita' notturna visto che la
maggior parte delle volte, per un gioco di prenotazioni, si arriva
alla macina nelle ore lunari. Arrivati li', una enorme pietra, oggi
meccanica, sgretola le olive fino a far venir fuori l'essenza.
Successivamente una macchina chiamata “Separatrice” scindera'
l'acqua, contenuta nel frutto, dall'Olio e cosi' nasce questo
miracolo della natura.
Per mio Nonno amare
gli uomini e' stata una passeggiata e in tanti lo hanno amato. In
questo e' riuscito perche ' Lui ha amato fortemente e piu' di se
stesso la Natura e i frutti che questa poteva donargli..E quando
arrivi al punto di sentire la voce che la “Terra” sussurra
sara'di gran lunga piu' semplice “Sentire” la voce degli uomini.
7 anni di prigionia in
Africa durante la Seconda guerra Mondiale, 40 Kg di “Uomo”
scesero dal treno che lo riportarono a casa ma il peso del suo cuore
fu sempre piu' grande di ogni impedimento.
Io porto il suo nome e
questo e' la vera fierezza della mia esistenza.